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Maristella PATUZZI

 Violoniste

Maristella Patuzzi con Philharmonia Orchestra

A Cadogan Hall di Londra Violin Concerto by Valtulini

BIOGRAPHIE :


          Maristella PATUZZI est née le 14 février 1987 et a commencé le violon à l’âge de 4 ans.

Elle joue un Stradivarius, ex Bello Mary Law, 1687, prêté par un collectionneur privé.

De nationalité Suisse, elle se partage entre son pays et la France.

Artiste reconnue à l’international , elle siège également comme Députée de son Comté du Tessin ( Lugano - Suisse Italienne ) au Parlement Suisse à Berne.

Elle représente le Parti politique VERDI ( Verts - Ecologiste )

Son père talentueux , Mario PATUZZI, l'accompagne souvent au piano dans ses concerts.

A 10 ans et demi, elle a enregistré le Tzigane de Ravel pour la télévision Suisse Italienne.

A l’âge de 13 ans, Sony a enregistré et distribué son premier CD. ( Candlelight concert on the water )

Elle a gagné de nombreux concours nationaux et internationaux.

A 17 ans, elle est diplômé de violon au Conservatoire Giuseppe Verdi à Milan. La même année, elle a obtenu son diplôme fédéral Suisse au Liceo Lugano.

Depuis 2002, elle a joué comme soliste dans plusieurs orchestres.

          En 2009, elle a réussi son master 1 musique de l’Université d’Indiana (USA) et en 2011 son Master 2 au Conservatoire de la Suisse Italienne.

Aux Etats Unis, elle a approché le jazz en travaillant avec David Baker.

Depuis 2013, elle a enregistré pour Brilliant Classics, DECCA et Dynamic.

Elle se produit régulièrement en Europe et en Russie ( Paris - Festival Le Printemps du violon 2017 , Budapest, Lugano, Milan, …)


• Enregistrements CDs :

Candlelight concert on the water ( Sony International – 2000 )

Manuel de Sica ( Brilliant Classics – 2014 )

Bloch music for violin and piano ( Brilliant Classics – 2015 )

Intinamente Tango violin Sonatas ( Decca – 2015 )

Schoeck complete violin sonatas ( Brilliant Classics – 2016 )

Paganini 24 Capricci Op. 1 with piano accompaniment by R. Schumann ( Dynamic – 2016 )

La musica e la politica: sono i due poli della vita di Maristella Patuzzi, che, nonostante la giovane età, grazie al suo talento ha già calcato alcune delle scene mondiali più prestigiose, senza «montarsi la testa». La incontriamo a casa sua, dove ci accoglie molto calorosamente, tra una tournée e l’altra. E dopo aver piacevolmente conversato con lei, emergono con chiara evidenza alcuni tratti del suo carattere, che si chiamano passione, spontaneità, entusiasmo, ottimismo e gioia di vivere. Maristella Patuzzi ha iniziato precocemente lo studio del violino e del pianoforte. «Vengo da una famiglia di musicisti, dove il pianoforte era di casa, in quanto i miei genitori sono entrambi pianisti. Ma per me tutto è incominciato vedendo il mio fratello maggiore, Michele, suonare il violino, per cui ho desiderato imitarlo e così, insistendo un po’, ho ricevuto il mio primo violino quando avevo quattro anni. Comunque, anche se sono più conosciuta per i miei concerti con il violino non ho per nulla abbandonato il pianoforte (che insegno molto volentieri), sebbene sia ormai una prassi, che dura da 23 anni, tenere dei concerti in duo con mio padre Mario: io suono il violino e lui il pianoforte». Ma la passione per la musica, in casa Patuzzi, dura da generazioni e Maristella ci racconta un risvolto drammatico, che ha conosciuto un lieto fine: «durante la seconda guerra mondiale, il fratello maggiore di mia nonna era imprigionato in Russia. Cercavano qualcuno che suonasse il contrabbasso e lui, siccome aveva orecchio, dirigeva cori e suonava il pianoforte, si è subito offerto volontario e così, grazie alla musica, si è salvato la vita!».

Maristella Patuzzi sogna di poter suonare al LAC

          «Vengo da una famiglia di musicisti»

La carriera e la formazione della musicista sono costellate da tappe importanti, con numerosi premi vinti ai concorsi nazionali e internazionali di violino. A 17 anni ha ottenuto la maturità federale e conseguito il diploma in violino da privatista al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. «Tra i miei maestri vorrei ricordare in particolare Susanne Holm, Roberto Valtancoli, Sergej Krilov, Massimo Quarta, Mark Kaplan e Carlo Chiarappa, senza dimenticare la mia splendida mamma, il cui entusiasmo e appoggio sono sempre stati fondamentali». Ma l’intensa attività di studio e concertistica non ha impedito a Maristella di coltivare un altro hobby, quello per il calcio. «In effetti, da quando avevo 7 anni ho sempre giocato a calcio contro i maschi, mentre nella stagione 2004-2005 ero centrocampista nella squadra femminile del Rapid Lugano, con la quale ho vinto il campionato ticinese Under 19. Poi però ho abbandonato questo sport, in quanto dal 2006 al 2008 mi sono trasferita all’Indiana University di Bloomington (USA), dove ho ottenuto il performer diploma e il master in violino con il massimo dei voti, facendo una bellissima esperienza». Attualmente Maristella Patuzzi suona un preziosissimo Stradivari Ex Bello Mary Law del 1687, prestatole da un collezionista privato. «Sono innamorata di questo strumento, che per me è un po’ come un figlio. Ed è stato molto emozionante, nell’aprile 2014, poterlo suonare all’Auditorium del Museo del violino di Cremona, circondata da liutai, proprio nella città di origine di Antonio Stradivari».

La carriera politica

Maristella Patuzzi milita anche in politica. Dal 2014 è consigliera comunale a Lugano e alle cantonali dello scorso aprile è stata eletta in Gran Consiglio. «Secondo me un musicista deve essere aperto a 360 gradi, anche alle problematiche della nostra società, per cui è importantissimo mettersi a disposizione per aiutare le persone e questo lo si può fare proprio con l’attività politica, cui mi sono avvicinata grazie a mio fratello minore Marco. Forse sarò un po’ troppo idealista, ma quando, facendo politica, si riesce a ottenere qualcosa di buono per la comunità, per me è fantastico». Anche le sue prime impressioni da parlamentare sono positive. «È un’esperienza molto interessante, che mi appassiona e mi è piaciuta sin dall’inizio. In Gran Consiglio sono tra i più giovani deputati e spero che questo inciti molti giovani a lanciarsi nella politica. Ma bisognerebbe ascoltarli di più e dare loro maggior spazio».

Voglia di imparare

Il futuro di Maristella Patuzzi non le lascia certo il tempo di annoiarsi. «Innanzitutto, sia in campo artistico sia in quello politico, voglio continuare a impegnarmi con tenacia e disciplina per migliorare quotidianamente, perché non si smette mai di imparare: questa è una parola chiave per poi poter dare il meglio di sé. In febbraio verrà pubblicato un cd registrato nell’Auditorium della RSI in duo con mio padre Mario con musiche del compositore svizzero Othmar Schoeck, poi ho già in programma tournée in Australia, Sicilia, Francia, Argentina, Polonia e Uruguay. E infine ho un sogno nel cassetto: suonare al LAC di Lugano, come solista, il concerto per violino di Brahms Op.77, accompagnata dall’Orchestra della Svizzera italiana». A buon intenditor

Avec le grand violoniste Ivry GITLIS​







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